
- Eventi
- News
Il Moscato di Scanzo: un prodotto che stupisce
Il Congusto Gourmet Institute ha ospitato nel suo auditorium un evento di settore dedicato al Moscato di Scanzo. Il Consorzio che rappresenta i produttori e i viticoltori della provincia bergamasca, ha invitato professionisti e addetti ai lavori ad una giornata di degustazione e confronto su questo vino definito unico e raro. Con la Masterclass di approfondimento del 22 novembre si è voluto porre l’accento sia sul vitigno che sulla zona di produzione della piccola DOCG bergamasca.
Una Masterclass per professionisti
A condurre la doppia degustazione di vini pensata per chi lavora nel settore food&beverage, è intervenuto l’esperto sommelier Federico Bovarini. La giornata, che è stata suddivisa in due sessioni di degustazione guidata ha visto prima una presentazione di tre cru del territorio di Scanzorosciate, tre moscati provenienti ognuno da una cru diversa e successivamente una degustazione di tutti i Moscato di Scanzo dei consorziati partecipanti. Un’occasione per approfondire le specificità di questo prodotto dalla forte identità e dal gran potenziale. Un passito versatile e facilmente abbinabile a formaggi o carni, dall’aperitivo al dessert, così come dimostrato durante il momento dedicato ai piccoli abbinamenti con golosi prodotti gastronomici. «Siamo davvero soddisfatti dell’accoglienza ricevuta al Congusto Gourmet Institute – afferma Francesca Pagnoncelli Folcieri, Presidente del Consorzio di tutela del Moscato di Scanzo – le sessioni sono state un’occasione importante di confronto e discussione stimolante con addetti ai lavori, distributori e giornalisti di settore. Sono nati molti spunti e il nostro obiettivo, come Consorzio, è stupire. Vogliamo far conoscere e assaggiare questo prodotto che negli anni si è evoluto, è più facile da comprendere e ha meno zuccheri residui rispetto al passato. Emergono di più le caratteristiche del vitigno ed è molto più versatile, quindi va giustamente valorizzato»
Il Moscato di Scanzo: il territorio
Le origini del Moscato rosso scanzese sono antiche e legate a nobili tradizioni. Nella zona ci sono riferimenti a coltivazioni di una vite che dava un’uva dal sapore particolarmente aromatico già all’epoca dei greci, dei Celti per arrivare ai Romani. Il territorio di Scanzorosciate è una zona viticola di collina alle pendici delle Prealpi Orobiche, un’area dove vige un microclima molto favorevole. I vigneti arrivano a 300-500 metri di quota sul livello del mare, su un’area di soli 31 ettari, in un terreno dall’alta mineralità caratterizzato dalla presenza di una roccia molto dura e resistente, il Sass de Luna. Questa conformazione conferisce quelle particolari caratteristiche all’uva, profumi e aromi intensi che poi si ritroveranno nel Moscato di Scanzo. «Non si tratta certo di un prodotto facile da reperire – spiega la presidente del Consorzio - è e resta di nicchia. A Milano, per esempio, si trova presso alcuni ristoranti, come il Joia, Andrea Aprea Ristorante, Terrazza Gallia o Ristorante Berton, solo per citarne alcuni. L’ideale è visitare il territorio di produzione e andare a cercarlo nelle cantine. Una bella occasione è la Festa del Moscato che il Consorzio organizza ogni anno a inizio settembre per celebrare l'eccellenza di questo pregiato passito e del suo territorio».
Il Consorzio Moscato di Scanzo
Quella del Moscato di Scanzo è la seconda DOCG più piccola d’Italia. I diciannove soci che appartengono al Consorzio realizzano con passione e competenza piccole produzioni di nicchia, che diventano simbolo di un’identità territoriale forte e riconosciuta. Ed è proprio questa identità ad alta vocazione vitivinicola che il Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo s’impegna a tutelare e a promuovere anche con eventi come questo tenutosi in collaborazione con il Congusto Gourmet Institute che ha messo a disposizione lo spazio per eventi e il suo know-how tecnico-organizzativo per la gestione di ogni aspetto della Masterclass.
A cura della redazione