Quando uno chef entra in aula: la lezione di Raffaele Lenzi al Congusto Institute

Quando uno chef entra in aula: la lezione di Raffaele Lenzi al Congusto Institute

In una scuola di cucina, ci sono lezioni che restano.
La giornata con Raffaele Lenzi, executive chef del ristorante Il Sereno al Lago (1 stella Michelin), è una di queste. Non è solo un incontro. È una finestra sul lavoro reale di una cucina d’autore e un momento in cui gli studenti del Corso Professionale di Cucina vedono cosa significa portare un’idea fino al piatto.

La visione prima della tecnica

Lenzi parte da un punto chiaro: ogni piatto nasce da un pensiero.
Racconta come costruisce un menu, come lavora sui contrasti e sul bilanciamento, come sceglie un ingrediente e cosa vuole ottenere da un gesto.
Per gli studenti è un modo diverso di osservare il lavoro: non più solo esecuzione, ma intenzione.

Il metodo: precisione, ritmo, controllo

Durante la lezione, lo chef guida la brigata di studenti in preparazioni tratte dal menu gastronomico del Sereno.
Si lavora su:

  • cotture brevi ma precise
  • estratti vegetali e riduzioni
  • consistenze che devono dialogare
  • impiattamento pulito, senza elementi superflui

La classe segue ogni passaggio. Deve rispettare tempi, temperature, movimenti.
Il messaggio è semplice: il dettaglio non è un vezzo, è la base del mestiere.

Imparare facendo

Il valore dei visiting chef sta proprio qui.
Gli studenti cucinano insieme allo chef. Non assistono. Partecipano.
Sporcano la giacca, sbagliano qualcosa, rifanno, trovano il gesto giusto.

È un confronto diretto che cambia il modo di stare in cucina.
Chi studia capisce subito quanto sia diverso vedere il metodo da vicino rispetto a leggerlo su una ricetta.

La didattica del corso: perché questa esperienza conta

Nel percorso professionale di Congusto, le lezioni con chef ospiti sono pensate per:

  • affinare tecnica e autonomia
  • sviluppare capacità di osservazione
  • imparare a gestire pressione e ritmo
  • capire come ragionano i professionisti di un ristorante strutturato
  • ampliare riferimenti e cultura gastronomica

Ogni incontro aggiunge uno strato.
Ogni chef porta un pezzo della sua visione e lo mette a disposizione degli studenti.

Un percorso che prepara al lavoro vero

Il corso non punta solo a insegnare ricette.
Costruisce una base solida per entrare in brigata: postura, ordine, pulizia, metodo, capacità di leggere il lavoro degli altri.
La presenza di visiting chef come Lenzi dà concretezza a tutto questo.
Gli studenti vedono standard, aspettative e linguaggi che ritroveranno nelle cucine in cui faranno lo stage.

Le ammissioni per la sessione di marzo 2026 sono aperte. La classe è a numero chiuso e i posti disponibili sono pochi.
Entrare ora significa accedere a un percorso dove la didattica incontra la cucina d’autore in modo diretto e continuo. Per fissare una consulenza online, clicca qui.

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